Osteopatia è una professione sanitaria ad applicazione manuale, integrata e complementare alla medicina tradizionale. Molto spesso la localizzazione di punti dolorosi non indica che vi siano necessariamente problematiche a carico di quelle zone. E’ compito dell’osteopata individuarne l’origine e risolverla.
Ciò che spesso accade dopo traumi, interventi chirurgici, infezioni, infiammazioni e finanche a causa di problematiche presenti fin dalla nascita è l’instaurarsi di aderenze (cicatrici), congestioni tissutali che creano nel sistema corpo (che va sempre considerato nel suo insieme) delle limitazioni. A queste il corpo risponde con degli adattamenti fisiologici che nel tempo possono essere causa di manifestazioni dolorose o malattia, dismorfismi posturali e disagi di varia natura.
Nei miei studi di Roma, Napoli e Trecase, grazie all’approccio diagnostico e terapeutico manuale, identifico e risolvo disfunzioni caratterizzate da alterazione della densità dei tessuti, asimmetrie e perdita della funzione degli stessi, nonché intercettare in maniera preventiva pattern disfunzionali prima che diventino essi stessi causa di malattia.
Dopo aver conseguito la Laurea in Fisioterapia e dopo i primi approcci professionali nel campo della terapia manuale e della rieducazione ho scelto la formazione osteopatica per poter garantire un reale miglioramento della salute e del benessere dei miei pazienti.
Durante gli anni di studio, una collaborazione quinquennale con la ASL Roma 1 mi ha permesso di sviluppare e comprendere l‘importanza della presa in carico dei pazienti sotto tutti i punti di vista, dal piano fisico a quello emotivo.
Grazie al percorso formativo con il Barral Institute ho appreso a fondo il protocollo terapeutico improntato su diagnosi e trattamento viscero-fasciale: un approccio estremamente recente e con evidenze scientifiche che va a completare il bagaglio delle competenze osteopatiche, insieme al trattamento strutturale e cranio-sacrale.
E’ di fondamentale importanza per me raccogliere il maggior numero possibile di informazioni dal paziente, utili alla ricostruzione della sua storia clinica, possibilmente fin dalla nascita.
In seconda battuta, procedo con la valutazione della postura e dell’osservazione del corpo e dei suoi tessuti, proseguendo con la palpazione degli stessi e la somministrazione di alcuni test.
Infine, tramite la diagnosi fasciale, si interrogano direttamente i tessuti al fine di lasciare che sia il corpo stesso a guidarmi verso le aree disfunzionali.
Dalla sovrapposizione di tutte queste informazioni si ottiene la formulazione di diagnosi osteopatiche e ipotesi terapeutiche sulle base delle quali si inizia a lavorare.